Ferrate Monte Penna / El Barranco del Dolo – 28 maggio
Ferrata Monte Penna – Sul lato est del massiccio del Cusna, non si può fare a meno di notare una conformazione rocciosa, una “ penna ” che delimita in maniera decisa i dolci pendi, verdi e coperti di boschi, del gruppo del Cusna. Proprio su una di queste caratteristiche formazioni rocciose di arenaria compatta, tipiche dell’Appennino emiliano, si trova la ferrata del Monte Penna, divertente ma impegnativo percorso di recentissima realizzazione (settembre 2014).
Ferrata Barranco del Dolo – La Barranco del Dolo è una Via ferrata piuttosto recente in quanto inaugurata nel gennaio 2015 e si sviluppa lungo una sorprendente cresta rocciosa che risale dal letto del torrente Dolo fino alla sede stradale.
USCITA RISERVATA AI SOLI SOCI
Numero minimo di partecipanti: 6
Numero massimo di partecipanti: 15
Apertura prenotazioni: martedì 2 maggio 2023
Chiusura prenotazioni: martedì 23 maggio 2023
Luogo di ritrovo: Piazza XX Settembre, Fucecchio
Orario di ritrovo: 05:45
Orario di partenza: 06:00
Destinazione: case nuove di civago
Mezzo di trasporto: Mezzi propri
Difficoltà: EEA – Ferrate Difficili
Altitudine minima: 975 m
Tempo di percorrenza: 2,30+ 1,30
Itinerario Ferrata Monte Penna:
– 30′ avvicinamento
– 1.10h la salita
– 1.00h il rientro a Case di Civago per il sentiero 631A.L’avvicinamento è assai ripido e si sviluppa su instabili pietraie alternate a tratti di bosco . Segni a vernice bianca su rami e ometti di sassi indicano la direzione da seguire. Una corda fissa aiuta a superare un tratto di sentiero disagevole nei pressi dell’attacco . Giunti al di fuori del bosco, una scomoda quanto esposta traversata sotto le pareti porta finalmente all’inizio delle attrezzature .Ci si aggancia al cavo su un tratto steso in orizzontale , ma la ferrata mostra immediatamente la sua vera natura. Dopo pochi metri, infatti, il cavo schizza in verticale attraversando un bellissimo diedro da percorrere in spaccata . Alcune staffe aiutano la progressione nei punti più poveri di appoggi. Usciti dal diedro, un breve tratto su erba porta sotto ad una paretina verticale con l’uscita leggermente in strapiombo Altre staffe poste su una parete verticale portano al passaggio più bello e tecnico della via: una pancia strapiombante da superare con delicatezza e decisione, giocando con l’equilibrio e sfruttando non solo le attrezzature artificiali ma anche alcuni appoggi naturali che non risultano evidenti a prima vista. L’uscita dal punto chiave porta a doppiare uno spigoletto esposto e quindi a una bella parete verticale che rappresenta una delle ultime difficoltà della via. L’aderenza su esigui appoggi e alcune staffe consentono di superare questo esposto tratto . La ferrata è quasi al termine. Restano da affrontare una non difficile paretina in obliquo, una breve ma esposta cengia.
Itinerario Ferrata El Barranco del Dolo:
– avvicinamento 185mt in discesa.
– 150 mt il solo tratto attrezzato.
– 260 mt sviluppo ferrata.
I primi metri di cavo portano subito ad alcune staffe dalle quali si staccano i primi metri verticali ben assistiti anche da comodi appoggi per i piedi giungendo presso un traverso che sfruttando una “comoda” sporgenza per i piedi porta ad un secondo stacco verticale. Si supera una breve placca anch’essa attrezzata con staffa e fornita di un ottimo appoggio roccioso guadagnando così un secondo traverso attrezzato stavolta con 2 staffe metalliche per arrivare alla base di un terzo salto verticale. Ci si porta verso la parte alta del camino con alcune trazioni sul cavo vista la placca particolarmente levigata e si riparte per uno “strappo” fino alla sommità della cresta dove è possibile e consigliato riposare. La cresta assume linee sempre più “taglienti” e spettacolari. Si riparte risalendo alcuni innocui gradoni lungo un pendio obliquo e, costeggiando una placca ormai in costante forte esposizione, si presenta il secondo dei 2 tratti con difficoltà più sostenute della media seppur vistosamente più breve. Ecco che allora si parte tirando sul cavo arrivando su un pulpito roccioso dal quale è evidente la povertà di appigli della placca appena superata . Da questo pulpito la successiva risalita verticale torna ad avere caratteristiche più simili ai tratti iniziali della Via ovvero torna la presenza di staffe artificiali quindi si riparte con maggior tranquillità, al di là dell’eventuale stanchezza, si supera questa placca finale raggiungendo, dopo alcune semplici roccette , nuovamente la sommità della cresta . Si tratta ora solo di percorrere il filo di cresta assicurati al cavo che funge sostanzialmente da scorrimano fino al vicino libro delle firme alla base della caratteristica ed “affilata” Torre finale.
Tipologia di ambiente: Ferrata in Ambiante Appeninico
Pranzo: Al Sacco
Orario di rientro previsto: 19:30
Equipaggiamento obbligatorio: Kit Ferrata (Casco, Set Ferrata, Imbrago) obbligatorio e non scaduto. Il kit se di proprietà personale dovrà essere controllato dal Direttore di
escursione il venerdì precedente l’uscita.
Equipaggiamento consigliato: Abbigliamento da escursione di metà stagione. Consigliati i guanti da ferrata.
L’escursione sarà effettuata solo in condizioni meteorologiche favorevoli. Il direttore di escursione può modificare il percorso anche senza preavviso e ad escursione già avviata sulla base di proprie autonome valutazioni.
Informazioni e prenotazioni:
Direttore di escursione: Pierluigi Giffoni 392 5788287.
Coadiutore: Paolo Monti 347 5632448.
In sezione: ogni venerdì dalle 21:30 alle 3:30. Per i non soci CAI: necessari nome, cognome, telefono, data e luogo di nascita per attivare l’assicurazione al costo di € 0. Per i soci CAI: comunicare nome e numero di telefono.